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Come sostenere A Cuore Aperto con il 5 x 1000: tutte le informazioni

Costituita nel 2001 in Sicilia, l’organizzazione di volontariato “A Cuore Aperto”, presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, di Ribera, da oltre venti anni si occupa di assistenza sanitaria e all’istruzione tra la Sicilia e la Tanzania. E’ possibile devolvere il 5 per mille dell’Irpef all’organizzazione di volontariato “A cuore Aperto”. Il contribuente potrà fare valere tale donazione apponendo la firma nel settore: “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni” del modello della dichiarazione dei redditi. Nello spazio sotto la firma è necessario indicare il codice fiscale dell’associazione onlus “A cuore aperto”. Codice fiscale: 97172180826.

Il 5×1000 è la quota di imposta sui redditi delle persone fisiche che il contribuente, secondo principi di sussidiarietà fiscale, può destinare agli enti non profit iscritti presso l’elenco dei beneficiari tenuto dall’Agenzia delle Entrate e alle iniziative sociali dei comuni. Il 5 per mille è stato introdotto con la finanziaria relativa al 2006 (art. 1, cc 337 – 340, L 266/05) per poi essere confermato dalle successive leggi finanziarie; nel 2014 è stato definitivamente stabilizzato (art. 1, comma 154, L 190/14). Il meccanismo del 5 per mille è stato rinnovato con il decreto legislativo 111/2017 nell’ambito della Riforma del Terzo Settore, e successivamente sono state definite le regolamentazioni mediante il DPCM del 23 luglio 2020 (GU17 settembre 2020)

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Volontariato, le attività dell’associazione A Cuore Aperto: intervista al cardiochirurgo Giovanni Ruvolo (VIDEO)

Volontariato, le attività dell’associazione A Cuore Aperto tra la Sicilia, la Tanzania e in favore della popolazione ucraina: lunga intervista di Arturo Cantella al cardiochirurgo Giovanni Ruvolo su Tva. ”Si ricorda – si legge sul sito dell’associazione – che ogni contribuente può devolvere il 5 per mille dell’IRPEF all’associazione “A cuore aperto”. Il contribuente potrà fare valere tale donazione apponendo la firma nel settore: “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni” del modello della dichiarazione dei redditi. Nello spazio sotto la firma è necessario, inoltre, indicare il codice fiscale dell’associazione onlus “A cuore aperto”. Codice fiscale: 97172180826″.

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“Sulle onde della pace e della solidarietà”, gita in barca per i profughi ucraini accolti a Montevago (VIDEO)

Oggi escursione in barca a Sciacca per i profughi ucraini accolti a Montevago. L’iniziativa “Sulle onde della pace e della solidarietà” è stata promossa dalla Lega Navale Italiana di Sciacca in collaborazione con l’associazione di volontariato ‘’A Cuore Aperto’’, il Comune di Montevago e l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Agrigento. Nel video interviste a: Giuseppe Di Giovanna, Presidente Lega Navale di Sciacca; Margherita La Rocca Ruvolo, Sindaco di Montevago; Stefano Turturici, Componente del direttivo Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Agrigento; Giovanni Ruvolo, Presidente associazione onlus “A Cuore Aperto”.

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“Un cuore per l’Ucraina” (VIDEO)

“Un Cuore per l’Ucraina” è il nuovo progetto di assistenza umanitaria che vede coinvolta l’associazione di volontariato “A Cuore Aperto” insieme al comune di Montevago e altre associazioni del territorio. L’associazione “A Cuore Aperto”, presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, in particolare, si farà carico delle spese per il pullman che porterà beni di prima necessità e medicinali in Polonia, al confine con l’Ucraina, e ritornerà con a bordo quarantacinque donne e bambini in fuga dalla guerra che saranno accolti a Montevago grazie a cittadini del posto che hanno messo a disposizione le loro case.
“E’ in corso un’emergenza umanitaria senza precedenti nel cuore dell’Europa e ognuno, come può, è chiamato a fare la propria parte. Nel nostro piccolo – dice il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, presidente di ‘A Cuore Aperto’ – stiamo cercando di dare il nostro contributo per salvare vite di donne e bambini, anche in questa occasione è fondamentale la collaborazione fra enti, associazioni e volontari. Un ringraziamento va ai nostri sostenitori che con il loro contributo ci permettono di poter portare avanti le nostre attività in Tanzania, in Sicilia e, in questa occasione, in favore della popolazione ucraina con l’auspicio che possa finire al più presto questa terribile guerra, ingiusta e sbagliata come tutte le guerre in ogni parte del mondo”.
“A Cuore Aperto” ha già ricevuto una donazione di 5.000 euro per l’acquisto di medicine. E’ possibile sostenere le attività dell’associazione di volontariato con una donazione: Iban IT22G0200883140000103513304

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Covid, cardiochirurgo Giovanni Ruvolo guarito: ”Ti manca l’aria”

“Quell’aria che ti manca” . L’esperienza di ritrovarsi improvvisamente paziente, dopo aver eseguito come medico un intervento cardiochirurgico. Intervista di Francesco Graffeo al professor Giovanni Ruvolo, di Ribera, direttore dell’Unità operativa complessa di cardiochirurgia del Policlinico Tor Vergata – Roma e presidente dell’associazione onlus A Cuore Aperto, che ha lottato contro il Covid-19.

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“A Cuore Aperto” dona carrozzina da mare per disabili alla riseva di Torre Salsa

Arriva per la prima volta nella riserva naturale di Torre Salsa la sedia job che consentirà l’accesso più agevolmente in spiaggia alle persone con disabilità. A consegnare la carrozzina da mare al Wwf, ente gestore della riserva che si trova nell’Agrigentino tra Siculiana e Montallegro, è stata l’associazione onlus A Cuore Aperto, presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, a cui è stata a sua volta donata dai familiari di una persona con disabilità.

La sedia job, adatta al mare o al trekking off-road e che permette di entrare in acqua restando comodamente seduti, è stata consegnata ufficialmente oggi dal professor Giovanni Ruvolo al direttore della riserva Alessandro Salemi ed è già a disposizione di tutte le persone con difficoltà motorie nel parcheggio di Funcitedda, dove sono stati riservati per i disabili i posti auto più vicini alla spiaggia. Nei prossimi giorni verrà installato, grazie a un contributo della onlus A Cuore Aperto, un casotto in legno che sarà utilizzato come punto informazioni e come spazio riservato, per eventuali esigenze, alle persone con disabilità.

“E’ per noi un grande piacere poter contribuire anche quest’anno a rendere più accessibili a tutti le spiagge del nostro territorio. Anche questa è un’iniziativa che abbiamo potuto realizzare grazie al sostegno dei donatori dell’associazione, nel nostro piccolo continueremo a dare il nostro contributo nella nostra provincia in ambito sanitario e sociale collaborando con enti e associazioni”, dice il presidente di A Cuore Aperto che l’anno scorso ha donato una sedia job al comune di Montallegro per la spiaggia di Bovo Marina.

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Covid, suora-medico dalle navi migranti in Sicilia alla trincea a Bergamo (VIDEO)

Suor Angela e’ un medico e non e’ la prima volta a trovarsi in ‘trincea’. Lo aveva fatto gia’ imbarcandosi sulle navi della Guardia Costiera per soccorrere i migranti in mare. Oggi e’ in prima linea contro il Covid-19: coperta dalla testa ai piedi visita i malati di Bergamo che possono essere curati a casa, visto che gli ospedali sono pieni. Suor Angela Bipendu, 46 anni, e’ nata a Kananga, nella Repubblica Democratica del Congo, ed arriva dalla diocesi di Luiza. Da 24 anni e’ una religiosa della congregazione delle Discepole del Redentore, e da 16 e’ in Italia dove si e’ laureata in medicina all’Universita’ di Palermo. Ora e’ a Bergamo: “quando ho sentito che cosa stava accadendo mi sono fatta avanti”, racconta in una intervista all’ANSA. Deve bardarsi completamente e, con i dispositivi di protezione che ha a disposizione, riesce a visitare 4-5 pazienti al giorno. “Magari avessi piu’ mezzi per proteggermi, potrei visitarne anche piu’ malati al giorno”.

“Vedo tristezza, angoscia, paura. Sono tutti in quarantena, separati dai familiari. Io mi presento sempre: dico loro che, oltre ad essere un medico, sono una suora. Do’ loro una parola di conforto, un segno di speranza perche’ sono disperati”. Suor Angela aveva gia’ visto la disperazione negli occhi della gente sulle navi della Guardia Costiera di soccorso ai migranti dal 2016 al 2018. “Ho curato ipotermie, ustioni. Ma ho anche assistito donne partorire” dice ricordando quell’altra emergenza che l’ha vista in prima linea come medico volontario del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Lei emblema di quella ‘Chiesa in uscita’ cara a Papa Francesco. E la religiosa pensa anche al suo Paese che appena un mese fa ha visto guarire l’ultimo paziente di ebola.

“Io ero in Italia e la mia famiglia vive in una regione che non era stata toccata da questa malattia – dice riferendosi ad ebola -. Oggi mi preoccupa molto il Covid. Sento la mia famiglia e mi dice che se non moriranno di coronavirus il rischio e’ che moriranno di fame. E’ difficile stare 2-3 settimane, un mese a casa, in un Paese in cui si vive giorno per giorno”. “Qui in Italia parecchi malati hanno paura che non torneranno alla vita di prima. Ma io dico sempre: la vita riprendera’, questo male cosi’ come e’ arrivato se ne andra’. Resteranno le ferite ma si ricomincera’”. Nel bergamasco e’ ospite delle madri Canossiane ma in questi giorni vive da sola in una stanza della loro foresteria. Sono quattro le suore e sono anziane. “Non posso farle rischiare, pero’ le vado a trovare al convento di Alme’, le chiamo, dico loro di affacciarsi alla finestra. Sono contente di vedermi anche da lontano. Loro pregano per me e in fondo in questo modo e’ tutta la comunita’ ad essere impegnata in questa lotta”.(ANSA)

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A Cuore Aperto con i giovani diversamente abili, prof Ruvolo: ”Felici di poter dare il nostro contributo”

“Siamo molto contenti di poter contribuire a realizzare questo progetto a favore dei ragazzi diversamente abili che spesso, purtroppo, si vedono negati i propri diritti per mancanza di fondi o a volte anche per motivi burocratici. In questo caso, mancavano le risorse necessarie all’acquisto dell’ascensore per consentire a tutti di poter partecipare a tutte le iniziative ricreative e formative promosse dall’associazione L’Arca nell’ex convento dei Frati Minori a Cammarata e, grazie al sostegno dei nostri donatori, abbiamo potuto dare il nostro piccolo contributo che insieme a quello di altre associazioni consente di raggiungere un importante traguardo”. A dirlo, al Giornale di Sicilia, è il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, originario di Ribera, presidente dell’associazione onlus “A Cuore Aperto” che da sedici anni porta avanti iniziative di volontariato per l’assistenza sanitaria e per il sostegno all’istruzione e alla formazione per i più bisognosi tra la Sicilia e la Tanzania, dove insieme alle suore della Comunità Cristiani nel Mondo è impegnata nel progetto “Un cuore per Ipogolo”, un piccolo villaggio nella regione di Iringa.

“Il messaggio che vogliamo mandare – aggiunge il professore Ruvolo – è che chi può deve aiutare gli altri, e che è importante fare rete tra associazioni e cittadini per poter dare, ognuno per le proprie possibilità, risposte alle esigenze sociali che si presentato territorio, con uno sguardo rivolto sempre a chi ha più bisogno, come le persone con disabilità, ma anche ai più poveri che non possono permettersi visite specialistiche e cure mediche, in Sicilia come in Africa. Il nostro contributo è come una goccia nell’oceano ma siamo felici di poterlo dare”. Nell’Agrigentino l’associazione “A Cuore Aperto” promuove periodicamente iniziative di prevenzione e la promozione della salute in particolare con giornate dedicate a screening cardiologici gratuiti a cura dei medici volontari Fabio Triolo (cardiologo) e Linda Pisano (cardiochirurgo). Tra le donazioni della onlus, l’estate scorsa, una carrozzina da mare per disabili al comune di Montallegro. La sedia job, consegnata al sindaco Caterina Scalia, durante la stagione si trova all’ingresso della spiaggia di Bovo Marina ed è a disposizione di tutte le persone con difficoltà motorie. La carrozzina per il trasporto di disabili e anziani è adatta al mare o al trekking off-road e permette di entrare in acqua restando comodamente seduti.