“A Cuore Aperto: l’accoglienza dei profughi ucraini nell’Agrigentino”. Il reportage di Salah Methnani su RaiNews24 nella rubrica di approfondimento 24MM in onda io 23 aprile.
“A Cuore Aperto: l’accoglienza dei profughi ucraini nell’Agrigentino”. Il reportage di Salah Methnani su RaiNews24 nella rubrica di approfondimento 24MM in onda io 23 aprile.
E’ partito oggi da Montevago (Agrigento) il bus umanitario che porterà in Polonia un carico di medicine e beni di prima necessità e che tornerà in Sicilia con a bordo una quarantina di profughi ucraini. L’iniziativa “Un cuore per l’Ucraina” è promossa dal comune di Montevago in collaborazione con l’associazione di volontariato “A Cuore Aperto”, che da diciotto anni è impegnata in progetti di assistenza sanitaria e all’istruzione in Tanzania. Collaborano altre associazioni del territorio che si sono mobilitate per la raccolta solidale che ha coinvolto in questi giorni anche le comunità di Santa Margherita Belìce, Burgio e Ribera. Medicinali e prodotti per bambini saranno consegnati a Lublino a un medico dell’ospedale di Sumy, tra le città ucraine sotto assedio, dove solo ieri, con l’apertura dei corridoi umanitari, è stato possibile per le agenzie umanitarie far arrivare i primi aiuti.
Donne, bambini e anziani in fuga dalla guerra troveranno ospitalità nel piccolo centro belicino dove alcuni cittadini, rispondendo all’appello del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, hanno messo a disposizione gratuitamente delle abitazioni autonome e ben arredate. Punto di riferimento per l’identificazione dei profughi, tramite le autorità ucraine, il parroco polacco don Sebastian Kondzior, per diversi anni cappellano ospedaliero al Policlinico Tor Vergata di Roma.
“Di fronte a un’emergenza umanitaria di questa portata, la comunità di Montevago – dice il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – ha sentito forte la necessità di fare la propria parte, così come del resto stanno facendo in tanti in tutta Italia e anche nell’Agrigentino. Un’iniziativa che è nata dalla collaborazione tra amministrazione comunale, associazioni di volontariato e cittadini, tutti coinvolti nella condivisione di un progetto di solidarietà consapevoli delle responsabilità e degli impegni che questo comporta. Sappiamo bene – aggiunge – che l’accoglienza di decine di persone scappate dalla guerra richiede da parte di tutti, ognuno per il proprio ruolo, una grande assunzione di responsabilità. Ma sappiamo anche che non potevamo tirarci indietro di fronte alle disperate richieste di aiuto di tante persone che da un giorno all’altro, senza avere nessuna colpa, sono state costrette dalle bombe a lasciare le loro case e a fuggire dalla loro terra senza sapere quale sarà il loro futuro e quello dei loro cari. Faremo di tutto per far sentire i fratelli ucraini parte integrante della nostra comunità e per tentare di alleviare le sofferenze della guerra. Ringrazio tutti i cittadini, le associazioni e i volontari che stanno collaborando con grande spirito di solidarietà”.
In occasione della Giornata Missionaria Mondiale, oggi a Ribera, nella chiesa dell’Immacolata, una raccolta fondi per le missioni è stata promossa da don Antonio Nuara. Il parroco ha invitato a portare la loro testimonianza di volontariato in Africa con l’associazione onlus A Cuore Aperto il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo e la moglie Margherita La Rocca, psicologa e deputata regionale, da quindici anni impegnati nell’assistenza sanitaria e alla formazione per i più bisognosi in Tanzania in collaborazione con la missione della Comunità Cristiani nel Mondo. Don Antonio Nuara ha annunciato alla comunità l’intenzione di voler realizzare un pozzo d’acqua nel villaggio di Ipogolo, nella regione di Iringa.
Giornata Missionaria Mondiale. Nel 1926, l’Opera della Propagazione della Fede, su suggerimento del Circolo missionario del Seminario di Sassari, propose a papa Pio XI di indire una giornata annuale in favore dell’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta venne accolta con favore e lo stesso anno fu celebrata la prima “Giornata Missionaria Mondiale per la propagazione della fede”, stabilendo che ciò avvenisse ogni penultima domenica di ottobre, tradizionalmente riconosciuto come mese missionario per eccellenza. In questo giorno i fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il loro cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Vengono così sostenuti con le offerte della Giornata, progetti per consolidare la Chiesa mediante l’aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia.
Si rinnova di anno in anno l’impegno dell’associazione “A Cuore Aperto” in Africa. Nuova missione in Tanzania per i volontari della onlus presieduta dal cardiochirurgo siciliano Giovanni Ruvolo, che da quattordici anni collabora con le suore della Comunità Cristiani nel Mondo ad Ipogolo, nella regione di Iringa. Il progetto prevede assistenza sanitaria ai più bisognosi, adozioni a distanza, sostegno all’istruzione e alla formazione.
Continuano senza sosta anche in Africa le attività di volontariato dell’associazione A Cuore Aperto. E’ in corso in questi giorni la nuova missione della onlus siciliana presieduta dal cardiochirurgo agrigentino Giovanni Ruvolo che da quattordici anni collabora – ad Ipogolo, nella regione di Iringa – con le suore della Comunità Cristiani nel Mondo.
Il progetto “Un cuore per Ipogolo” prevede assistenza sanitaria ai più bisognosi, sostegno all’istruzione e alla formazione, adozioni a distanza. Sono tre i medici impegnati negli screening cardiologici che vengono svolti prevalentemente nel dispensario di Ipogolo: insieme al professore Ruvolo ci sono il cardiologo Paride Giannantoni e il cardioanestesista Andrea Farinaccio. A seguire personalmente i progetti legati alla formazione scolastica e professionale è la volontaria Margherita La Rocca. Gli altri volontari partiti alla volta dell’Africa svolgono animazione per bambini: si tratta di Lara Pasquali, Lillo Restivo, Mattia Perri, Amedeo Vaccaro. Insieme al gruppo di A Cuore Aperto don Saverio Pititteri, cappellano dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, che da anni fa la spola tra la Sicilia e la Tanzania dove sta seguendo, tra l’altro, i lavori per una nuova scuola materna che si sta realizzando a Ihimbo, nel distretto di Kilolo, grazie a donazioni di persone dell’Agrigentino.
“Oggi più di prima – afferma il professor Ruvolo – riteniamo importante aiutare le popolazioni africane soprattutto a casa loro, noi continueremo a fare la nostra parte in Tanzania, come facciamo ormai da quattordici anni. Il nostro contributo è certamente una goccia nell’oceano, ma siamo veramente contenti di poter aiutare anche poche persone a riscattarsi nella propria terra e a non sentire la necessità di emigrare verso l’Europa dove l’immigrazione di massa sta provocando tensioni sociali e politiche non indifferenti. Se la gente riesce a stare bene nella propria terra non sente la necessità di fuggire alla ricerca di un futuro migliore. Grazie al contributo di tanti volontari e benefattori che sostengono le nostre iniziative, molto è quello che siamo riusciti a fare in questi anni ad Ipogolo sul fronte della promozione della salute e della formazione alle professioni sanitarie. Abbiamo dato cure a centinaia di malati bisognosi e abbiamo dato la possibilità di studiare a duecento giovani, alcuni dei quali sono già diventati medici e infermieri e a loro volta stanno contribuendo a migliorare i servizi sanitari in una terra che, tra enormi difficoltà, in questi anni sta facendo significativi passi avanti anche se ancora c’è moltissimo da fare”.
L’associazione onlus “A Cuore Aperto”, presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, ha donato ai diversi gruppi di volontari vincenziani della provincia di Agrigento dei misuratori automatici di pressione. La consegna è avvenuta ieri nel corso del convegno interprovinciale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano che si è svolto ieri a Montevago nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario del terremoto del Belìce. Ha partecipato all’iniziativa anche il cardiologo Fabio Triolo, tra i medici volontari di “A Cuore Aperto”. Sono stati donati pure dei kit per la misurazione della glicemia grazie alla collaborazione dell’associazione regionale Diabetici e Celiaci “Danilo Dolci” presieduta dal professor Orazio De Guilmi.
“Il volontariato è fondamentale – ha detto il professor Giovanni Ruvolo – per cercare di sopperire a delle carenze che a volte nel campo della sanità e in altri campi con l’alibi della mancanza di risorse economiche. Come associazione A Cuore Aperto abbiamo sempre collaborato con diverse associazioni tra cui i Gruppi di Volontariato Vincenziano, abbiamo promosso nell’Agrigentino diverse giornate per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Vogliamo sempre cercare di rafforzare questo concetto di unione tra le associazioni per meglio offrire i servizi e stavolta abbiamo donato dei manometri di pressione ai vari gruppi di volontari vincenziani della Diocesi di Agrigento in modo tale che siano sempre più facilitate le misurazioni delle pressioni e quindi prevenire eventuali alterazioni cardiovascolari che sono gravi e che possono portare a gravi conseguenze”.