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Salute e volontariato, medici A Cuore Aperto in ”missione” a Tor Bella Monaca

Proseguono a Roma le iniziative di volontariato sociale e sanitario promosse dall’associazione onlus A Cuore Aperto presieduta dal cardiochirurgo siciliano Giovanni Ruvolo. La nuova giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari si è svolta ieri al centro Caritas “Santa Giovanna Antida” della parrocchia di Santa Maria Madre del Redentore nella frazione di Tor Bella Monaca. Ad effettuare le visite cardiologiche gratuite ai più bisognosi sono stati i medici Giovanni RuvoloLinda PisanoClaudia Altieri e Daniele Trombetti. Iniziative come questa sono state promosse in questi anni in molti comuni della provincia di Agrigento e a Roma. Nella Capitale la prima tappa è stata la Casa di Riposo Opera Pia “Nicola Calestrini”, poi la Casa della Misericordia nel quartiere Borghesiana, e adesso il centro Caritas di Tor Bella Monaca dove nei prossimi mesi verrà promossa anche un’iniziativa ad hoc per le visite ai bambini. “A Roma così come in Sicilia e in Tanzania, è per noi motivo di grande soddisfazione – ha detto il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, presidente di A Cuore Aperto – mettere il nostro tempo e le nostre competenze professionali al servizio delle persone che hanno più bisogno. Fare rete è fondamentale nel volontariato e per questo siamo molto contenti dei rapporti di collaborazione che abbiamo avviato in questi anni con diverse associazioni onlus con l’obiettivo di poter dare una mano d’aiuto a chi non ha la possibilità di avere accesso a visite specialistiche e cure mediche”.
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Salute, nuova giornata di prevenzione ”A Cuore Aperto” a Roma

Nuova giornata di prevenzione della malattie cardiovascolari promossa dall’associazione onlus A Cuore Aperto a Roma. L’iniziativa, che si è svolta oggi nella Casa della Misericordia nel quartiere Borghesiana, è stata promossa in collaborazione con don Sebastiano Zcondzior, sacerdote del policlinico Tor Vergata e da don Luca Centurioni, parroco della parrocchia Santa Maria della Fiducia. Ad eseguire gli screening cardiologici gratuiti ai più bisognosi i cardiochirurghi Giovanni Ruvolo e Linda Pisano e la cardiologa Claudia Altieri. Sabato prossimo è in programma una nuova giornata di assistenza sanitaria gratuita sempre a Roma alla Caritas della parrocchia Santa Maria redentrice. “E’ per noi un piacere poter collaborare con le associazioni di volontariato e le parrocchie, non solo in Sicilia ma anche a Roma, per tentare di dare una mano di aiuto a chi ha più bisogno”, ha detto il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, presidente dell’associazione onlus A Cuore Aperto da anni impegnato in progetti di volontariato sociale tra la l’Italia e l’Africa.
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Al prof Giovanni Ruvolo il Premio Karkinos 2018 per la Medicina

Assegnato al cardiochirurgo riberese Giovanni Ruvolo il Premio Karkinos 2018 per la Medicina. Il Premio Karkinos promosso dall’associazione “Antiche Tradizioni Popolari”, giunto quest’anno alla terza edizione, viene assegnato alle eccellenze del territorio in vari settori. La cerimonia di premiazione è stata celebrata ieril 15 dicembre alle ore 17:30 allo Spazio Temenos di Agrigento. Giovanni Ruvolo è attualmente direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia del Policlinico di Tor Vergata, nonché professore ordinario di Cardiochirurgia nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata; è presidente dell’associazione onlus A Cuore Aperto che da 14 anni si occupa di progetti per l’assistenza sanitaria ai più bisognosi e sostegno per l’istruzione e la formazione tra la Sicilia e la Tanzania. A consegnare il premio è stato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Nel VIDEO le motivazioni del premio
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Il sogno di Muna e Alex: diventare medici e aiutare gli altri in Tanzania

Assistenza sanitaria ma anche sostegno all’istruzione e alla formazione nell’ambito del progetto “Un Cuore per Ipogolo” che l’associazione onlus A Cuore Aperto porta avanti in Tanzania in collaborazione con la Comunità Cristiani nel Mondo, grazie al quale Alex e Muna, due giovani diciottenni di Iringa, possono quest’anno cominciare gli studi all’università di medicina. Tra le volontarie in Africa anche Margherita La Rocca Ruvolo, psicoterapeuta, deputata all’Ars e sindaco di Montevago, autrice del libro “L’uomo e dintorni” in cui studia, tra l’altro, etnie e tribù africane tra religione e magia. E’ lei che segue personalmente i progetti per la formazione scolastica e professionale portati avanti con i bambini e i ragazzi adottati a distanza, mentre i medici si occupano dell’assistenza sanitaria ai più bisognosi e gli altri volontari si dedicano a diverse attività di animazione per i bimbi in questo piccolo villaggio africano. “La nostra attività, ormai da quattordici anni – spiega Margherita La Rocca Ruvolo – mira alla formazione sul posto di questi ragazzi, di coloro che chiedono di poter proseguire negli studi per costruire un avvenire diverso, un futuro migliore. Io credo che questa sia stata l’arma vincente, la proposta veramente innovativa di una piccola associazione onlus come A Cuore Aperto. I ragazzi che abbiamo fatto studiare in questi anni sono più di duecento, adesso si colgono con mano i frutti del lavoro fatto. Li conosciamo tutti, sappiamo che quasi tutti lavorano nel mondo sanitario come infermieri, tecnici di laboratorio, ci sono anche dei medici. Ora – aggiunge – inizia una nuova sfida con i ragazzi più piccoli, quei ragazzi che fino a dieci, fa erano bambini di scuola elementare e che ora cominciano ad andare all’università. Come Alex e Muna, due ragazzi orfani che abbiamo seguito sin da piccoli e adesso cominciano il percorso universitario in medicina, l’augurio è che possano coronare il loro sogno di diventare medici e lavorare per il loro Paese. Noi glielo diciamo sempre: se studiate lo fate per la vostra gente, se andate avanti non dovete dimenticarvi di chi rimane indietro. Il lavoro fatto in questa maniera può avere un significato, questo è l’altro messaggio che passa attraverso la presenza dei medici che vengono con noi in una terra così lontana. Torneremo la prossima volta e speriamo – conclude – di trovare i risultati di quello che è stato fatto, ma soprattutto vedere che questa gente, se ha la possibilità di restare nella propria terra, di essere aiutato negli studi, non chiede di andare via, chiede di restare qui, di poter migliorare le proprie condizioni di vita. E non c’è nulla di male se, invece, chi non può migliorare in Africa le proprie condizioni di vita cerchi luoghi migliori per poterlo fare”. “Ci commuoviamo quando vediamo questi due ragazzi che abbiamo adottato sin dalla tenera età, quando avevano 4-5 anni. Li abbiamo sostenuti alle scuole elementari, alle scuole secondarie e adesso iniziano il corso di laure in medicina”, dice il prof Giovanni Ruvolo, presidente della onlus A Cuore Aperto. “Questi ragazzi – aggiunge – vivono ancora nelle case di fango e paglia e fra tre anni completeranno la prima parte degli studi in medicina e questo per noi è una grande soddisfazione per aver dato a questi ragazzi, che non avevano nessuna speranza di studiare e di formarsi, la possibilità di diventare medici e aiutare gli altri in questo territorio così lontano”. Tra gli altri volontari Lara Pasquali, Lillo Restivo, Mattia Perri e Amedeo Vaccaro. “Sono partito dall’Italia – racconta il tecnico radiologo Lillo Restivo – con tante paure addosso – malaria, tifo, colera – ma l’unica paura da avere quando vieni in Africa è l’amore, è strabordante, quasi non sai di averne cosi tanto ed invece, paradossalmente, nel posto più povero del mondo, scopri di avere tanto amore dentro di te. La differenza fra noi e loro è sostanziale: noi bianchi (Mzungu nella loro lingua), ospiti nella loro terra, veniamo venerati; viceversa, noi, nella nostra terra, spesso li insultiamo. E’ insensato, oltre che pericoloso, tutto questo dire io sono bianco, tu sei nero. Siamo tutti esseri umani, questa è la cosa che conta. Ho imparato che si può essere grandi anche da piccoli. Ho imparato che si può essere felici anche e soprattutto nella povertà”. “Ho provato emozioni incredibili che non pensavo di provare”, dice l’avvocato Lara Pasquali. “Meravigliosi i tantissimi bambini che sbucano da tutte le parti e che giocano con niente. Per esempio, mi sono messa a giocare inventando una filastrocca, mi sono subito ritrovata in mezzo a quaranta bambini che volevano darmi la mano per giocare. Questo – ha aggiunto – è qualcosa di straordinario che penso che solamente l’Africa ti possa regalare, perché la semplicità che si trova qui, senza sovrastrutture, senza nessun tipo di vincolo, legato magari a quello che i mass media comunicano, è un’esperienza veramente unica”. Da: comunicalo.it
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VIDEO | Un Cuore per Ipogolo 2018, volontari A Cuore Aperto in Tanzania

Si rinnova di anno in anno l’impegno dell’associazione “A Cuore Aperto” in Africa. Nuova missione in Tanzania per i volontari della onlus presieduta dal cardiochirurgo siciliano Giovanni Ruvolo, che da quattordici anni collabora con le suore della Comunità Cristiani nel Mondo ad Ipogolo, nella regione di Iringa. Il progetto prevede assistenza sanitaria ai più bisognosi, adozioni a distanza, sostegno all’istruzione e alla formazione.

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Nuova missione A Cuore Aperto in Tanzania, Ruvolo: ‘’Aiutiamoli soprattutto a casa loro’’

Continuano senza sosta anche in Africa le attività di volontariato dell’associazione A Cuore Aperto. E’ in corso in questi giorni la nuova missione della onlus siciliana presieduta dal cardiochirurgo agrigentino Giovanni Ruvolo che da quattordici anni collabora – ad Ipogolo, nella regione di Iringa – con le suore della Comunità Cristiani nel Mondo.

Il progetto “Un cuore per Ipogolo” prevede assistenza sanitaria ai più bisognosi, sostegno all’istruzione e alla formazione, adozioni a distanza. Sono tre i medici impegnati negli screening cardiologici che vengono svolti prevalentemente nel dispensario di Ipogolo: insieme al professore Ruvolo ci sono il cardiologo Paride Giannantoni e il cardioanestesista Andrea Farinaccio. A seguire personalmente i progetti legati alla formazione scolastica e professionale è la volontaria Margherita La Rocca. Gli altri volontari partiti alla volta dell’Africa svolgono animazione per bambini: si tratta di Lara Pasquali, Lillo Restivo, Mattia Perri, Amedeo Vaccaro. Insieme al gruppo di A Cuore Aperto don Saverio Pititteri, cappellano dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, che da anni fa la spola tra la Sicilia e la Tanzania dove sta seguendo, tra l’altro, i lavori per una nuova scuola materna che si sta realizzando a Ihimbo, nel distretto di Kilolo, grazie a donazioni di persone dell’Agrigentino.

“Oggi più di prima – afferma il professor Ruvolo – riteniamo importante aiutare le popolazioni africane soprattutto a casa loro, noi continueremo a fare la nostra parte in Tanzania, come facciamo ormai da quattordici anni. Il nostro contributo è certamente una goccia nell’oceano, ma siamo veramente contenti di poter aiutare anche poche persone a riscattarsi nella propria terra e a non sentire la necessità di emigrare verso l’Europa dove l’immigrazione di massa sta provocando tensioni sociali e politiche non indifferenti. Se la gente riesce a stare bene nella propria terra non sente la necessità di fuggire alla ricerca di un futuro migliore. Grazie al contributo di tanti volontari e benefattori che sostengono le nostre iniziative, molto è quello che siamo riusciti a fare in questi anni ad Ipogolo sul fronte della promozione della salute e della formazione alle professioni sanitarie. Abbiamo dato cure a centinaia di malati bisognosi e abbiamo dato la possibilità di studiare a duecento giovani, alcuni dei quali sono già diventati medici e infermieri e a loro volta stanno contribuendo a migliorare i servizi sanitari in una terra che, tra enormi difficoltà, in questi anni sta facendo significativi passi avanti anche se ancora c’è moltissimo da fare”.

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Prevenzione, onlus A Cuore Aperto dona misuratori di pressione ai volontari vincenziani dell’Agrigentino

L’associazione onlus “A Cuore Aperto”, presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, ha donato ai diversi gruppi di volontari vincenziani della provincia di Agrigento dei misuratori automatici di pressione. La consegna è avvenuta ieri nel corso del convegno interprovinciale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano che si è svolto ieri a Montevago nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario del terremoto del Belìce. Ha partecipato all’iniziativa anche il cardiologo Fabio Triolo, tra i medici volontari di “A Cuore Aperto”. Sono stati donati pure dei kit per la misurazione della glicemia grazie alla collaborazione dell’associazione regionale Diabetici e Celiaci “Danilo Dolci” presieduta dal professor Orazio De Guilmi.

“Il volontariato è fondamentale – ha detto il professor Giovanni Ruvolo – per cercare di sopperire a delle carenze che a volte nel campo della sanità e in altri campi con l’alibi della mancanza di risorse economiche. Come associazione A Cuore Aperto abbiamo sempre collaborato con diverse associazioni tra cui i Gruppi di Volontariato Vincenziano, abbiamo promosso nell’Agrigentino diverse giornate per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Vogliamo sempre cercare di rafforzare questo concetto di unione tra le associazioni per meglio offrire i servizi e stavolta abbiamo donato dei manometri di pressione ai vari gruppi di volontari vincenziani della Diocesi di Agrigento in modo tale che siano sempre più facilitate le misurazioni delle pressioni e quindi prevenire eventuali alterazioni cardiovascolari che sono gravi e che possono portare a gravi conseguenze”.

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“A Cuore Aperto” dona defibrillatore all’oratorio della parrocchia San Lorenzo di Monserrato

Un defibrillatore semiautomatico è stato donato alla parrocchia San Lorenzo di Monserrato dall’associazione onlus “A Cuore Aperto” presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo. Lo strumento salvavita, consegnato ieri pomeriggio al termine di una partita di calcio amichevole in occasione di San Lorenzo, sarà utilizzato per le attività sportive dell’oratorio e per il Centro pastorale diversamente abili qualora se ne dovesse presentare la necessità. “Ringraziamo l’associazione A Cuore Aperto per questa gentile donazione – ha detto il parroco don Antonio La Licata – che servirà a poter svolgere in sicurezza le attività sportive nella nostra comunità dove oltre all’Ads San Lorenzo opera anche il Centro pastorale diversamente abili e quindi avere a disposizione uno strumento salvavita sarà utile anche a loro. Speriamo di non utilizzarlo, però, nel caso si dovesse presentare un bisogno urgente con gli operatori addetti all’utilizzo si può intervenire immediatamente, considerato anche il fatto che Monserrato dista parecchio dall’ospedale più vicino, il San Giovanni di Dio, e quindi poter intervenire nelle occasioni che purtroppo potrebbero presentarsi diventa una sicurezza in più per le persone che vivono nella nostra comunità”.

Diversi i defibrillatori già donati dalla onlus “A Cuore Aperto” nell’Agrigentino: uno alla Croce Rossa di Sambuca di Sicilia, altri a due squadre di calcio di Montevago e uno a una squadra di pallavolo di Cattolica Eraclea. L’associazione ha contribuito anche all’acquisto di una carrozzina per la squadra di hockey di Santa Margherita Belice e di un software per cure dei bimbi talassemici donato all’ospedale di Sciacca. Alla Croce Rossa di Sciacca è stato donato un monitor multiparametrico per ambulanza. “Oltre alle attività di formazione e assistenza sanitaria per le persone più bisognose svolte tra la Tanzania e la Sicilia, in questi anni – ha detto il professor Giovanni Ruvolo – abbiamo donato diversi defibrillatori a squadre e associazioni che ce ne hanno fatto richiesta per poter svolgere le attività sportive in sicurezza. Speriamo che questo strumento salvavita, fondamentale nel primo soccorso, non sarà mai utilizzato, ma se dovesse servire i ragazzi dell’oratorio San Lorenzo adesso ne hanno uno a loro disposizione. Al di là del defibrillatore, il messaggio che vogliamo mandare – ha sottolineato i presidente dell’associazione A Cuore Aperto – è quello che chi può deve aiutare gli altri e che è importante fare rete tra associazioni per poter dare, nei limiti del possibile, risposte alle esigenze del territorio e soprattutto a chi ha più bisogno a prescindere dal colore della pelle”.