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”A cuore aperto”, presentato alla Lucchesiana di Agrigento libro di Giovanni Ruvolo (VIDEO)

E’ stato presentato ieri sera alla Biblioteca Lucchesiana di Agrigento il “A Cuore aperto” del cardiochirurgo Giovanni Ruvolo. Nel volume sono raccontati venti anni di volontariato sanitario e sociale tra la Sicilia e la Tanzania e anche la più recente missione “Un cuore per l’Ucraina”. Dopo i saluti di don Angelo Chillura, direttore della Biblioteca Lucchesiana, oltre all’autore, hanno portato le loro testimonianze don Angelo Burgio, già missionario e parroco in Tanzania, don Saverio Pititteri, cappellano dell’ospedale di Agrigento, assistente spirituale della “Comunità Cristiani nel mondo”, e la volontaria Margherita La Rocca. L’incontro è stato moderato da Marilisa Della Monica, giornalista de L’Amico del Popolo.

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“A Cuore Aperto”, nuovo libro del cardiochirurgo Giovanni Ruvolo: “Venti anni di volontariato tra la Sicilia e l’Africa”

Si intitola “A cuore aperto” il nuovo libro del cardiochirurgo riberese Giovanni Ruvolo e racconta venti anni di volontariato sanitario e sociale tra la Sicilia e la Tanzania e anche la più recente missione “Un cuore per l’Ucraina”. La prefazione è del cardinale monsignor Francesco Montenegro. Già autore di numerose pubblicazioni a carattere scientifico, in questo nuovo libro fotografico Ruvolo, ripercorre gli oltre venti anni di attività dell’associazione onlus “A Cuore Aperto” di cui è fondatore e presidente. Scrive Ruvolo nell’introduzione: “Sono stati anni intensi di cui faremo tesoro per i progetti futuri. Anni ricchi di emozioni, impegni e iniziative di volontariato sanitario e sociale rese possibili grazie al contributo di tanti volontari, donatori, sostenitori, amici che continuano a starci vicino e che non finiremo mai di ringraziare.Non sono mancati momenti di difficoltà, che abbiamo potuto superare grazie alla fede e al sostegno di tante persone che sin dall’inizio hanno creduto nel nostro progetto e ci hanno incoraggiato, e di tante altre che man mano si sono aggiunte negli anni per dare il loro contributo prezioso.

In questo volume, che vuole essere anche una sorta di album fotografico di ricordi, raccontiamo i primi passi dell’associazione “A Cuore Aperto” nata nel 2001 a Montevago (Agrigento) e poi la sua crescita con le diverse attività messe in campo in Sicilia, in Tanzania e a Roma anche in collaborazione con altre associazioni e istituzioni.Prevenzione delle malattie cardiovascolari per i più bisognosi e screening nelle scuole in provincia di Agrigento, assistenza sanitaria e alla formazione in un poliambulatorio che abbiamo contribuito a realizzare ad Ipogolo e in altri villaggi della Tanzania, promozione della salute, iniziative editoriali, tra cui la pubblicazione del mensile Cardionews. Adozioni a distanza in collaborazione con la Comunità Cristiani nel Mondo. Sostegno all’istruzione che ha consentito a oltre duecento giovani tanzaniani di diventare infermieri, operatori sanitari, medici. Questi, in sintesi, i progetti che hanno caratterizzato negli anni le attività dell’associazione.


Nel libro raccontiamo la nascita dell’associazione “A Cuore Aperto” su input di alcuni pazienti conosciuti durante la mia attività da cardiochirurgo, ricordiamo i nomi dei fondatori e dei primi volontari, i primi incontri e le iniziative in giro nei paesi delle diverse province dell’Isola, le professionalità coinvolte, i parroci, i vescovi, le suore, gli enti e le associazioni che sono state al nostro fianco ad Agrigento come ad Iringa. La crescita del gruppo negli anni e gli obiettivi raggiunti, i progetti futuri.

Le iniziative di solidarietà in Sicilia, l’approdo in Tanzania e, più recentemente, la missione “Un Cuore per l’Ucraina” in collaborazione con il Comune di Montevago che ha richiesto molto impegno ma che ci ha dato nuova carica e nuovi stimoli per proseguire nella nostra missione di volontariato in favore di chi ha più bisogno e per affermare l’importanza dei valori della solidarietà e della pace nel mondo.
Narriamo le storie di chi pur trovandosi in condizioni di povertà assoluta in sperduti villaggi africani è riuscito a diventare medico e di chi ancora si sta impegnando per realizzare questo sogno e poter aiutare gli altri. Condividiamo le testimonianze e le riflessioni dei volontari che hanno reso possibile l’organizzazione e il successo di tante iniziative di carattere sociale e sanitario.Tante le idee e diversi i progetti che abbiamo ancora in cantiere tra la Sicilia e la Tanzania e che speriamo di poter sviluppare al più presto con l’aiuto di quanti continuano a credere nella nostra associazione”.

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“Un cuore per l’Ucraina”, partito da Montevago bus umanitario: porterà farmaci e tornerà con profughi (VIDEO)

E’ partito oggi da Montevago (Agrigento) il bus umanitario che porterà in Polonia un carico di medicine e beni di prima necessità e che tornerà in Sicilia con a bordo una quarantina di profughi ucraini. L’iniziativa “Un cuore per l’Ucraina” è promossa dal comune di Montevago in collaborazione con l’associazione di volontariato “A Cuore Aperto”, che da diciotto anni è impegnata in progetti di assistenza sanitaria e all’istruzione in Tanzania. Collaborano altre associazioni del territorio che si sono mobilitate per la raccolta solidale che ha coinvolto in questi giorni anche le comunità di Santa Margherita Belìce, Burgio e Ribera. Medicinali e prodotti per bambini saranno consegnati a Lublino a un medico dell’ospedale di Sumy, tra le città ucraine sotto assedio, dove solo ieri, con l’apertura dei corridoi umanitari, è stato possibile per le agenzie umanitarie far arrivare i primi aiuti.

Donne, bambini e anziani in fuga dalla guerra troveranno ospitalità nel piccolo centro belicino dove alcuni cittadini, rispondendo all’appello del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo, hanno messo a disposizione gratuitamente delle abitazioni autonome e ben arredate. Punto di riferimento per l’identificazione dei profughi, tramite le autorità ucraine, il parroco polacco don Sebastian Kondzior, per diversi anni cappellano ospedaliero al Policlinico Tor Vergata di Roma.

“Di fronte a un’emergenza umanitaria di questa portata, la comunità di Montevago – dice il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – ha sentito forte la necessità di fare la propria parte, così come del resto stanno facendo in tanti in tutta Italia e anche nell’Agrigentino. Un’iniziativa che è nata dalla collaborazione tra amministrazione comunale, associazioni di volontariato e cittadini, tutti coinvolti nella condivisione di un progetto di solidarietà consapevoli delle responsabilità e degli impegni che questo comporta. Sappiamo bene – aggiunge – che l’accoglienza di decine di persone scappate dalla guerra richiede da parte di tutti, ognuno per il proprio ruolo, una grande assunzione di responsabilità. Ma sappiamo anche che non potevamo tirarci indietro di fronte alle disperate richieste di aiuto di tante persone che da un giorno all’altro, senza avere nessuna colpa, sono state costrette dalle bombe a lasciare le loro case e a fuggire dalla loro terra senza sapere quale sarà il loro futuro e quello dei loro cari. Faremo di tutto per far sentire i fratelli ucraini parte integrante della nostra comunità e per tentare di alleviare le sofferenze della guerra. Ringrazio tutti i cittadini, le associazioni e i volontari che stanno collaborando con grande spirito di solidarietà”.

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A Cuore Aperto con i giovani diversamente abili, prof Ruvolo: ”Felici di poter dare il nostro contributo”

“Siamo molto contenti di poter contribuire a realizzare questo progetto a favore dei ragazzi diversamente abili che spesso, purtroppo, si vedono negati i propri diritti per mancanza di fondi o a volte anche per motivi burocratici. In questo caso, mancavano le risorse necessarie all’acquisto dell’ascensore per consentire a tutti di poter partecipare a tutte le iniziative ricreative e formative promosse dall’associazione L’Arca nell’ex convento dei Frati Minori a Cammarata e, grazie al sostegno dei nostri donatori, abbiamo potuto dare il nostro piccolo contributo che insieme a quello di altre associazioni consente di raggiungere un importante traguardo”. A dirlo, al Giornale di Sicilia, è il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo, originario di Ribera, presidente dell’associazione onlus “A Cuore Aperto” che da sedici anni porta avanti iniziative di volontariato per l’assistenza sanitaria e per il sostegno all’istruzione e alla formazione per i più bisognosi tra la Sicilia e la Tanzania, dove insieme alle suore della Comunità Cristiani nel Mondo è impegnata nel progetto “Un cuore per Ipogolo”, un piccolo villaggio nella regione di Iringa.

“Il messaggio che vogliamo mandare – aggiunge il professore Ruvolo – è che chi può deve aiutare gli altri, e che è importante fare rete tra associazioni e cittadini per poter dare, ognuno per le proprie possibilità, risposte alle esigenze sociali che si presentato territorio, con uno sguardo rivolto sempre a chi ha più bisogno, come le persone con disabilità, ma anche ai più poveri che non possono permettersi visite specialistiche e cure mediche, in Sicilia come in Africa. Il nostro contributo è come una goccia nell’oceano ma siamo felici di poterlo dare”. Nell’Agrigentino l’associazione “A Cuore Aperto” promuove periodicamente iniziative di prevenzione e la promozione della salute in particolare con giornate dedicate a screening cardiologici gratuiti a cura dei medici volontari Fabio Triolo (cardiologo) e Linda Pisano (cardiochirurgo). Tra le donazioni della onlus, l’estate scorsa, una carrozzina da mare per disabili al comune di Montallegro. La sedia job, consegnata al sindaco Caterina Scalia, durante la stagione si trova all’ingresso della spiaggia di Bovo Marina ed è a disposizione di tutte le persone con difficoltà motorie. La carrozzina per il trasporto di disabili e anziani è adatta al mare o al trekking off-road e permette di entrare in acqua restando comodamente seduti.

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Al prof Giovanni Ruvolo il Premio Karkinos 2018 per la Medicina

Assegnato al cardiochirurgo riberese Giovanni Ruvolo il Premio Karkinos 2018 per la Medicina. Il Premio Karkinos promosso dall’associazione “Antiche Tradizioni Popolari”, giunto quest’anno alla terza edizione, viene assegnato alle eccellenze del territorio in vari settori. La cerimonia di premiazione è stata celebrata ieril 15 dicembre alle ore 17:30 allo Spazio Temenos di Agrigento. Giovanni Ruvolo è attualmente direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia del Policlinico di Tor Vergata, nonché professore ordinario di Cardiochirurgia nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Tor Vergata; è presidente dell’associazione onlus A Cuore Aperto che da 14 anni si occupa di progetti per l’assistenza sanitaria ai più bisognosi e sostegno per l’istruzione e la formazione tra la Sicilia e la Tanzania. A consegnare il premio è stato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Nel VIDEO le motivazioni del premio
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VIDEO | Un Cuore per Ipogolo 2018, volontari A Cuore Aperto in Tanzania

Si rinnova di anno in anno l’impegno dell’associazione “A Cuore Aperto” in Africa. Nuova missione in Tanzania per i volontari della onlus presieduta dal cardiochirurgo siciliano Giovanni Ruvolo, che da quattordici anni collabora con le suore della Comunità Cristiani nel Mondo ad Ipogolo, nella regione di Iringa. Il progetto prevede assistenza sanitaria ai più bisognosi, adozioni a distanza, sostegno all’istruzione e alla formazione.

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“A Cuore Aperto” dona defibrillatore all’oratorio della parrocchia San Lorenzo di Monserrato

Un defibrillatore semiautomatico è stato donato alla parrocchia San Lorenzo di Monserrato dall’associazione onlus “A Cuore Aperto” presieduta dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo. Lo strumento salvavita, consegnato ieri pomeriggio al termine di una partita di calcio amichevole in occasione di San Lorenzo, sarà utilizzato per le attività sportive dell’oratorio e per il Centro pastorale diversamente abili qualora se ne dovesse presentare la necessità. “Ringraziamo l’associazione A Cuore Aperto per questa gentile donazione – ha detto il parroco don Antonio La Licata – che servirà a poter svolgere in sicurezza le attività sportive nella nostra comunità dove oltre all’Ads San Lorenzo opera anche il Centro pastorale diversamente abili e quindi avere a disposizione uno strumento salvavita sarà utile anche a loro. Speriamo di non utilizzarlo, però, nel caso si dovesse presentare un bisogno urgente con gli operatori addetti all’utilizzo si può intervenire immediatamente, considerato anche il fatto che Monserrato dista parecchio dall’ospedale più vicino, il San Giovanni di Dio, e quindi poter intervenire nelle occasioni che purtroppo potrebbero presentarsi diventa una sicurezza in più per le persone che vivono nella nostra comunità”.

Diversi i defibrillatori già donati dalla onlus “A Cuore Aperto” nell’Agrigentino: uno alla Croce Rossa di Sambuca di Sicilia, altri a due squadre di calcio di Montevago e uno a una squadra di pallavolo di Cattolica Eraclea. L’associazione ha contribuito anche all’acquisto di una carrozzina per la squadra di hockey di Santa Margherita Belice e di un software per cure dei bimbi talassemici donato all’ospedale di Sciacca. Alla Croce Rossa di Sciacca è stato donato un monitor multiparametrico per ambulanza. “Oltre alle attività di formazione e assistenza sanitaria per le persone più bisognose svolte tra la Tanzania e la Sicilia, in questi anni – ha detto il professor Giovanni Ruvolo – abbiamo donato diversi defibrillatori a squadre e associazioni che ce ne hanno fatto richiesta per poter svolgere le attività sportive in sicurezza. Speriamo che questo strumento salvavita, fondamentale nel primo soccorso, non sarà mai utilizzato, ma se dovesse servire i ragazzi dell’oratorio San Lorenzo adesso ne hanno uno a loro disposizione. Al di là del defibrillatore, il messaggio che vogliamo mandare – ha sottolineato i presidente dell’associazione A Cuore Aperto – è quello che chi può deve aiutare gli altri e che è importante fare rete tra associazioni per poter dare, nei limiti del possibile, risposte alle esigenze del territorio e soprattutto a chi ha più bisogno a prescindere dal colore della pelle”.